01 Ago 2016
crisi dei cereali e del grano duro

Villa Nani su crisi cereali e grano duro

Bagnolo di Po (RO) – Crollo inesorabile dei prezzi alla produzione dei cereali a paglia, organizzazioni agricole in mobilitazione, ma la situazione richiede di essere affrontata con una regia forte che faccia dialogare in maniera efficace il mondo della produzione e il mondo della trasformazione.

E’ la posizione della cooperativa agricola Villa Nani, affermata nella raccolta e commercializzazione dei cereali nel medio alto Polesine. “L’impegno del Mipaaf al tavolo del 20 luglio scorso è apprezzabile – commenta il presidente di Villa Nani Damiano Giacometti – ma senza una concertazione tra produttori agricoli, mulini e pastificatori che consenta di programmare le produzioni e condividere le scelte operative, ogni settore parlerà una lingua diversa e gli agricoltori si troveranno soli a prestare il fianco a chi fa dell’agroalimentare un business per ricavarne profitti mascherati dalla suggestione di offrire al consumatore finale “prezzi bassi””. Agricoltori e trasformatori hanno tempi di produzione e di acquisto differenti ed anche esigenze da rispettare, con tutte le variabili e le speculazioni che si possono inserire lungo la filiera: è evidente che ci vuole una mediazione. “Se parliamo di grano duro – spiega Giacometti – viviamo una situazione analoga a quella del 2010, quando le medie delle quotazioni di luglio per il grano duro fino nazionale produzione nord, toccarono i 180 euro a tonnellata (fonte Ager Bologna). Orbene, se i mulini trasformatori riconoscessero il valore delle nostre produzioni nazionali e concedessero anche soli 5 centesimi in più al chilo sul prezzo attuale del cereale che è di circa 20 centesimi al chilo, avremmo un prezzo medio di produzione della pasta all’origine di circa 0.65 euro al chilo, quando la media dei prezzi di vendita della stessa pasta sulle scaffalature dei supermercati è superiore all’euro. Un aumento che quindi non inciderebbe sui consumatori, ma potrebbe esser molto significativo per i produttori per i quali le attuali quotazioni non coprono neanche i costi di produzione, nemmeno per quei produttori che hanno avuto medie produttive superiori alle 7 tonnellate per ettaro”. “D’altra parte – prosegue il presidente Giacometti – con i nostri soci di Villa Nani abbiamo sviluppato una grande capacità di produrre bene e di qualità con anni di investimenti per avere una produzione di grano duro omogeneo monovarietale al 90 per cento, ma ancora questa nostra capacità non è premiata dal giusto prezzo, a causa dell’abbondante offerta di prodotti con livelli qualitativi di molto inferiori ai nostri”. “Le ottime produzioni – continua Giacometti – non sempre sono legate alle condizioni climatiche, ma spesso sono frutto di attente tecniche di coltivazioni. Mantenere basso il livello di tecnica di coltivazione va ad influire sulle medie produttive, abbassandole, e conseguentemente ne facilita le speculazioni commerciali. Infatti da sempre le seconde cernite compromettono le prime e vanno a sminuire la credibilità della blasonata qualità italiana”. “La crisi dei prezzi dei cereali – conclude Giacometti – potrebbe ingenerare un grave effetto di ricaduta sulla produzione: l’insoddisfazione per mercati potrebbe causare una riduzione degli investimenti a duro per le prossime semine o, peggio ancora, una minore attenzione nelle tecniche di coltivazione, con possibili future produzioni di scarso interesse”.

15 Lug 2016

Servizi assicurativi per l’agricoltura: a cosa servono?

L’agricoltura è per sua natura esposta all’incertezza, e non è sostanzialmente paragonabile a nessuna attività industriale. Ecco perché da parte degli imprenditori agricoli è necessario usufruire di servizi assicurativi per l’agricoltura!

Ma negli ultimi anni, con il clima che cambia e si fa sempre più imprevedibile, i prezzi che oscillano in maniera incontrollabile, la varietà dei beni che vengono prodotti, gli aiuti statali trasformati in miraggio, la gestione del rischio è diventata sempre di più un elemento imprescindibile dell’attività imprenditoriale agricola.
In un contesto così imprevedibile, il ricorso a servizi assicurativi per l’agricoltura rappresenta senza dubbio la risposta più naturale per tutte le realtà agricole che operano in condizioni di elevata incertezza.

Nell’approcciare un tema di tale rilevanza e importanza, è bene subito precisare che del rischio in agricoltura se ne sa poco. In realtà, i rischi e i problemi con cui si deve misurare l’imprenditore agricolo sono di fatto sotto gli occhi di tutti, ed è purtroppo facile richiamare alle memoria episodi apparsi su tutte le cronache nazionali di calamità naturali, come siccità, piogge persistenti e violente grandinate, che negli ultimi anni paiono essersi intensificate nella maggior parte del nostro territorio.

Dal punto di vista assicurativo non si può tenere conto inoltre delle differenze che caratterizzano ogni azienda, per il valore della produzione, per le difficoltà legate al territorio, al clima e all’ambiente.
Per gli agricoltori diventa perciò fondamentale, ma soprattutto conveniente, assicurarsi, anche nei momenti di crisi, per gestire in maniera più opportuna il rischio di produzione a cui potranno andare incontro durante tutto l’anno.

Concludendo si può affermare che i servizi assicurativi per l’agricoltura costituiscono potenzialmente un valido strumento per la tutela e la gestione del rischio, essi infatti permettono un’ampia copertura verso numerosi eventi avversi, e sono perfetti sia per chi pratica l’agricoltura tradizionale sia per i nuovi scenari dell’imprenditoria agricola moderna, in forte crescita anche nelle nostre zone.

E’ per tutti questi motivi che Villa Nani ha al suo interno personale preparato per consigliare al meglio i propri clienti in merito ai vantaggi e le migliori offerte assicurative da sottoscrivere da parte dell’imprenditore agricolo che vuole mettere al sicuro la propria azienda e la propria produzione! Richiedici pure un incontro conoscitivo dal form dedicato nella pagina contatti, siamo qui al tuo servizio!